Gli imballaggi che devono contenere prodotti alimentari devono ovviamente avere caratteristiche differenti da quelle possedute dalle altre confezioni. Questi imballaggi devono essere realizzati con materiali che non rilasciano sostanze tossiche o pericolose. Questo risulta più complesso quando l'alimento è caldo oppure lipofilo (contenente grassi), in quanto un rilascio di sostanze più o meno pericolose avviene sempre. Un imballaggio alimentare viene quindi definito "a norma" quando questo rilascio è minimo e rientra nei parametri definiti dal D.M. 21/3/1973 (Decreto Ministeriale).
Per ulteriori informazioni: http://it.wikipedia.org/wiki/Confezionamento_degli_alimenti
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